30 dicembre - La mia ultima osservazione del 2016 (Area 21)
30 dicembre - La mia ultima osservazione del 2016 (Area 21).
Dopo tanto tempo posso finalmente scrivere anche io un report osservativo!
Praticamente è la seconda uscita dell'anno per me, o meglio la prima decente dopo quella effettuata questa estate sotto i cieli perennemente velati delle campagne a sud di Kleve...
È stata però un'uscita di assoluto rilievo, perché fatta in compagnia nientepopodimeno che dell'amministratore del forum, il quale mi ha gentilmente offerto servizio completo (prelevamento e riconsegna a casa della suocera - visto che ero appiedato - usufrutto del suo dobsone, qualche indumento aggiuntivo per non congelare troppo presto e persino il caffè). Il trattamento è stato persino comprensivo di happy ending (salto al bar per cornetto ed espressino - che non è un semplice caffè espresso - al termine dei lavori)
Insomma direi che non posso proprio lamentarmi, tanto più che, a causa della mia presenza, il nostro eroe non ha potuto dedicarsi - come forse avrebbe preferito - al suo titanico piano di osservazioni "Herschel's 2500" per ripiegare invece sui "soliti noti".
Il luogo scelto per l'osservazione, vista l'incertezza del meteo e visto soprattutto che, per impegni precedentemente assunti (dalla mia dolce metà) non potevo liberarmi prima delle nove, è stata la famosa Area 21 (o meglio quei paraggi, alla ricerca di nuove postazioni magari più confortevoli, in pieno parco nazionale dell'Alta Murgia).
La temperatura trovata era qualche grado sotto lo zero, ma il problema più grosso era il venticello gelido infame che aveva il potere di congelare le falangi in pochi minuti. La lettura SQM è stata in costante miglioramento durante la nottata da 20.75 a 20.95, più o meno. Il cielo era sgombro e particolarmente interessante fra sud-ovest e nord-ovest, dove non c'era il fastidioso IL proveniente dalla costa barese. Una inaspettata (per me) nota dolente del posto scelto era il continuo andirivieni di auto della vigilanza (a quanto pare, nonostante sia completamente sperduta, la zona non è ben frequentata - assolutamente sconsigliato inoltrarvisici da soli).
Le osservazioni sono partite dal super classico M42, con annesse M43 e running man, con particolare attenzione alla diversa resa dei dettagli al cambiare del filtro usato (Davidem ha una praticissima slitta che durante le osservazioni montava UHC, OIII e Hbeta). Per rendere l'idea dell'efficacia del dobsone di Davidem dico solo che, alla prima occhiata, vedendo la nebulosa di Orione evidentemente verde, ero convinto avesse messo su l'UHC, mentre invece la stavo osservando in luce bianca
Sempre in zona, abbiamo osservato la Laguna, non-osservato la cono, e abbiamo dato, in onore di Nadia, anche un doveroso sguardo a M78 (io la piccola laguna però non l'ho vista).
Poi è arrivato il piatto forte, almeno per me che non avevo mai avuto modo di osservarla (anche perché d'inverno esco poco anzi niente): la testa di cavallo! Dopo aver capito dove fosse, era addirittura ovvia con l'Hbeta, e intuibile persino in luce banca. Non pensavo si potesse vedere così bene da un cielo praticamente suburbano! Ovviamente i pollici hanno fatto il loro dovere
A seguire altri classici che però ancora mancavano nel mio carniere, come la testa di scimmia, la pacman, IC405 e IC410 - flaming star nebula (quest'ultima da me non vista).
Il mio gentile go-to umano ha poi puntato la nebulosa NGC 1491, che avevo conosciuto qualche anno fa sull'Amiata, una dettagliatissima M1, una non indimenticabile M51 (in zona inquinata), le classiche M81/82 e M101, il tripletto del Leone, una graziosa gufo e un altro paio di nebulose planetarie, la eskimo e la NGC 2371 - una bilobata di cui ignoravo l'esistenza.
A quel punto, Davidem si è sentito finalmente autorizzato a riprendere il suo programma di galassiette, magari un po' anonime ma che tanto sollazzo sanno dare. Non prima però di aver puntato tanto per gradire l'Hickson 44 (tutte e quattro le galassie erano visibili, anche se la più debole con una certa difficoltà).
Le galassiette osservate e caratterizzate non le saprei elencare, anche perché dopo poco, verso le 4:30, ho ahimè alzato bandiera bianca per avanzato congelamento dei piedi (ci sarà voluta una mezz'ora in auto col riscaldamento a palla per riacquisire sensibilità alle dita, durante la quale ho avuto tempo per riflettere su che tipo di protesi avrei potuto scegliere dopo l'amputazione )
Alla fine, cornetto al cioccolato ed espressino hanno come dicevo coronato una serata osservativa molto fruttuosa. Grazie BVZDavidem!
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