Il software di acquisizione
GiGiWebCapture
ATTENZIONE! questa è una versione obsoleta del programma GiGiWebCapture. Nel menù a sinistra troverai la versione più recente.
Caratteristiche
Con l’ultima versione, la RedOne, GiGiWebCapture (freeware)
è più di un software di acquisizione.
Ecco le
principali caratteristiche:
- è, e resterà GRATIS
- funziona sia con la porta modem che con la parallela,
quindi si può utilizzare con tutte le webcam
modificate (e, a parte ovviamente per la lunga esposizione, funziona
anche con le webcam NON modificate);
- colore rosso di fondo per una comoda visione
notturna;
- ha la funzione “zoom” (2x) , per una
più facile messa a fuoco, la misura del FWHM ed il
crocicchio di puntamento per un centraggio ottimale;
- cattura filmati ad esposizione normale o sequenze di
bitmap a lunga esposizione (ovviamente questo solo con le webcam
modificate);
- ha una sezione per il
calcolo rapido del campo inquadrato;
- è un ausilio per effettuare l’allineamento con
il metodo delle derive (Bigourdan), poiché indica le
correzioni di azimut ed elevazione necessarie per uno stazionamento
ottimale (ammetto di aver preso spunto dall’ottimo lavoro di Wolfgang
Ruthner, WCS, ma l’ho realizzato "da zero").
Cosa non fa ancora (soprattutto perché non mi sono posto il
problema)
- autoguida;
- supporto di altri dispositivi di acquisizione oltre le webcam (DMK e simili);
- controllo dell’amplificatore;
- gestione dei frame interfacciata;
- calcolo del PE.
Cosa farà (spero presto, se ci riesco)
- autoguida;
- gestione dei frame interfacciata (con un'apposita relay-box);
- supporto di altri dispositivi di acquisizione oltre le webcam (DMK e simili);
- calcolo del PE.
Manuale utente
Ho creato GiGiWebCapture cercando informazioni in rete e chiedendo
aiuto allo stesso Steve (che ringrazio per la
disponibilità). Ecco come appare:
Di seguito,
procederò alla spiegazione dell’utilizzo delle
varie sezioni che ne costituiscono la schermata principale: questo
testo può essere considerato l’“help”
del programma, quindi salvate questa pagina per un comodo utilizzo del
software!
Prima di iniziare vorrei evidenziare i tre valori numerici in
alto a sinistra nella finestra di preview: rappresentano i valori RGB
del pixel sul quale è posizionato il mouse ed è
un ausilio per valutare l’esposizione del fotogramma.
PROGRAM
CONFIGURATION
Passiamo quindi alla spiegazione dell’utilizzo
delle varie sezioni che ne costituiscono la schermata principale:
“Default
path” Consente di selezionare la cartella
dove verranno salvati i file catturati.
“Generic
Filename” è il nome generico che
verrà
dato ai file salvati.
Il flag
“Automatic
index”
aggiunge al nome dei file salvati un indice progressivo, con incremento
automatico ad ogni nuova pressione del tasto cattura.
La finestra
sottostante,
“next
index value”, consente di tenere
d’occhio il prossimo valore dell’indice automatico.
“Video
device” seleziona la periferica video, nel
caso ce ne siano più d’una. Nella maggio parte dei
casi (se non avete già un’altra periferica video
installata) va bene lasciarlo a zero.
Nel campo
“Modem COM
Port”, necessario alla per la gestione della lunga esposizione,
occorre selezionare la porta seriale associata al modem
(E’ possibile ricavare tale dato guardando in
“Pannello di controllo” –
“opzioni modem” – cartella
“modem”). Come già accennato, però, GiGiWebCapture può gestire però anche la porta parallela con le webcam
modificate dotate di connettore DB25, basta
scegliere il valore 15 (o 16 per la eventuale seconda parallela). Per le webcam non modificate questo
campo è indifferente, si può pertanto lasciarlo a “0”.
Il pulsante
“Save
Current Configuration” serve a
memorizzare le impostazioni attuali in modo da ritrovarle al prossimo
avvio del programma (NB fra le impostazioni salvate ci sono anche la
“Exposure Time” per la cattura a lunga esposizione
e la “Max Capture Time” per la cattura del filmato
ad esposizione normale) ed i valori inseriti nel “Field Size
Calculator”).
“About…”
rimanda
infine ai riferimenti all’autore ed alla versione del
software.
WEBCAM CONFIGURATION
& EXTRA
“Crosshair”
attiva il crocicchio di
puntamento.
“Zoom”
effettua uno zoom 2x digitale sull’immagine,
utile durante la messa a fuoco per ottenere una maggiore precisione.
“FWHM”
(Full Width Half Maximum) serve per
ottimizzare la messa a fuoco. Attivando questa opzione e cliccando su
una stella NON SATURA, se ne ottiene il diametro in pixel. A questo
punto basta regolare la messa a fuoco in modo che il valore fornito (in
alto a sinistra nella finestra di cattura) risulti minimo.
“Video
Format” serve a selezionare la risoluzione
dei frame ed il tipo di codifica del colore.
“Webcam
Configuration” consente di accedere alla
finestra di
configurazione della webcam.
“Take a
picture”
consente di salvare l’immagine correntemente visualizzata
nella finestra di preview con il nome inserito in “Generic
Filename” (NB: senza l'indice l'automatico, quindi se non si
cambia il “Generic Filename” , ogni scatto
sovrascriverà il precedente).
BMP Long Exposure Capture
Il
software non cattura filmati ma singoli fotogrammi perché,
anche se occupano più spazio sull’hard disk,
è più comodo selezionarne i migliori, anche con
l’ausilio del programmino allegato GiGiRenamer.
Ovviamente questa sezione funzionerà solo con le webcam
modificate per la lunga esposizione
“Exposure
Time” serve per impostare il tempo di
esposizione del frame, sia selezionandolo dal menù a
discesa, sia inserendolo manualmente.
“Start
Preview” avvia la cattura dei frame a lunga
esposizione,
senza però salvarli: è molto utile in fase di
aggiustamento del fuoco o di centraggio del soggetto.
“Start
Capture” avvia la cattura dei frame a lunga
esposizione,
salvandoli con il nome impostato.
“Stop”
termina la
cattura dei frame.
AVI NORMAL Capture
“Max Capture
Time” consente di impostare la durata massima
del filmato AVI
catturato.
“Start
Capture” avvia la cattura del
filmato (il tasto destro del mouse termina la cattura).
FIELD SIZE CALCULATION
“CCD
Dim”: nei due campi disponibili vanno inserite
le dimensioni del vostro sensore CCD (quelle di default sono valide per
le webcam Philips con sensore CCD).
“Focal
Lenght” è lunghezza focale
equivalente (quindi calcolando anche eventuali barlow/riduttori
interposti) dello strumento ottico.
“Field
Sizeӏ la finestra di testo dove
appaiono i risultati del calcolo del campo inquadrato, espresso in
primi d'arco.
MOUNT POLAR ALIGNMENT
“Begin”
consente di accedere alla funzione di
ausilio allo stazionamento. L'interfaccia del programma si
modificherà in questo modo:
Questa sezione serve per dare un ausilio nello stazionamento di una
montatura equatoriale impiegando il metodo delle derive con l'ausilio
della webcam. Basta inserire una webcam al posto dell'oculare (non
importa l’orientamento) ed avviare la procedura guidata.
Nella finestrella in basso a destra compariranno le istruzioni
passo-passo per il completamento della procedura.
Consiglio di iniziare sempre con la correzione dell’azimut, quindi
puntando una stella a sud, perché così
sarà molto più agevole ottenere uno stazionamento
ottimale. Questo sia perché l’errore in azimut
è generalmente maggiore, sia perché è
più facile scegliere una stella prossima
all’equatore celeste sul meridiano locale (ottimale per la
correzione dell’azimut) che sul meridiano ortogonale a quello
locale (per ovvi problemi di rifrazione e visibilità), e
scegliere una stella non proprio ottimale influenza
l’indipendenza delle correzioni (cioè in caso di
una scelta poco opportuna della stella di riferimento, la correzione
rilevata lungo una direzione sarebbe influenzata dagli errori
sull’altra).
Per quanto riguarda invece il tempo necessario all’individuazione del
valore di correzione corretta, esso varia a seconda della precisione di
stazionamento raggiunta: mentre basta poco più di un minuto
per le prime grossolane correzioni, ci vorranno almeno due/tre
minuti
per gli ultimi raffinamenti.
La principale caratteristica del software è che, a
differenza di WCS e simili, NON RICHIEDE L’INSERIMENTO DI
INFORMAZIONI IN MERITO ALLA STELLA INQUADRATA E/O ALLA POSIZIONE
DELL’OSSERVATORE perché il procedimento che
impiega è analitico-iterativo, ossia partendo da una
grossolana valutazione iniziale dell’errore di allineamento
valuta man mano gli scostamenti residui per ottimizzare la correzione
(in genere bastano comunque tre/quattro iterazioni per raggiungere la
massima precisione ottenibile). L’unico accorgimento da
seguire è effettuare pedissequamente le correzioni
suggerite, perché sono un parametro di riferimento per
l’individuazione di quelle successive.
Passiamo alla descrizione dei controlli presenti in questa sezione:
“First
Calibration with this star”: è
un’impostazione che in genere non va toccata. E’
attiva ogni volta che il software applica la prima correzione di
tentativo, poi si disattiva automaticamente. Va spuntata manualmente
solo se si cambia la stella di riferimento durante le operazioni o se,
in seguito all’applicazione poco accorta di una correzione, i
risultati successivi risultano troppo “sballati” ed
è quindi necessario un “reset”.
“Invert
Correction”: (NB questa impostazione viene
memorizzata alla pressione del tasto “Save Current
Configuration” ) serve ad invertire il verso della correzione
calcolata, utile ad esempio se si monta una diagonale o in certe
posizioni della webcam. La necessità di invertire la
correzione viene suggerita dal software stesso, quando rileva un
aumento dell’errore in seguito ad una correzione.
“Webcam
Orientation”: premendo questo pulsante si
avvia la procedura per determinare l’orientamento della webcam rispetto
agli assi di AR e DEC. In virtù di questa funzione, la
posizione in cui viene inserita inzialmente la webcam è
completamente ininfluente (l’importante è non
cambiarla durante la procedura).
“Azimuth
[Elevation] Calibration”: questo pulsante
viene attivato solo dopo aver effettuato la procedura di rilevazione
dell’orientamento della webcam, ed avvia il processo di valutazione
dell’errore di allineamento polare.
Si può uscire in ogni momento dalla procedura di
allineamento polare premendo sulla tastiera il tasto
“ESC”.
GIGIWEBCONFIG.TXT
Ci tenevo infine a spiegare come e dove è possibile editare
il file di configurazione.
E’ inutile variare le righe di spiegazione (cioè quelle che
iniziano per "----", tanto ogni modifica verrebbe comunque persa al
primo
salvataggio), mentre la maggior parte degli altri campi viene
automaticamente aggiornata premendo il tasto "Save Current
Configuration".
Interessanti sono invece i campi “----printerport long exp on
value----” e “----printerport long exp on
value----”, non direttamente accessibili dal programma, che
consentono di modificare i valori utilizzati dalla webcam modificata
con DB25 (parallela). In generale vanno bene come sono, ma se occorre
modificarli, si fà solo da qui.
Dopo la riga “----From here you can modify text strings for
mount alignment------” sono inserite le istruzioni
passo-passo per l’allineamento polare della montatura. Ogni step occupa
una riga. Possono essere modificate a piacere o tradotte in altre
lingue, l’importante è che il numero complessivo e la
posizione delle righe non cambi.
Il software GiGiRenamer (1.1.0.1)
GiGiRenamer è una piccola utility (inclusa nel
“pacchetto” di installazione di GiGiWebCapture) per
selezionare le immagini migliori e
rinominarle con un indice progressivo per un’agevole
manipolazione con IRIS.
Basta selezionare la cartella
dove si trovano i file e scorrere le immagini (di default va a pescarle
nella cartella definita per GiGiWebCapture): quelle peggiori, premendo
il tasto
“Sposta”
o, da tastiera,
“INVIO” o “BACKSPACE”, potranno
essere spostate in una sottocartella il cui nome è quello
inserito nella casella di testo sovrastante (di default
“moved”).
La casella
“Adatta
le immagini alla finestra” serve
per “stretchare” le dimensioni delle immagini. E’
utile con le
immagini più grandi di 640x480, che entreranno
così nella finestra per intero.
“Numera a
partire da” consente di scegliere il
primo numero della serie. E’ comodo per “attaccare”
una sequenza di immagini in coda ad un’altra. Alla fine della cernita,
premendo il tasto
“Rinomina Tutto”, tutti i file
saranno rinominati con il nome generico indicato nella casella
sovrastante (di default “capt”) ed un indice
progressivo.
NB: Ho risolto quel piccolo bug (’cci sua) che distruggeva le immagini
se si premeva più volte il tasto rinomina. Inoltre adesso
controlla prima di sovrascrivere! Infine consente di rinominare (anche
se non può visualizzarli) anche i fit, oltre ai Bitmap ed ai
Jpeg
Problemi noti
Il principale problema al momento noto è che GiGiWebCapture
cattura frames a lunga esposizione solo se la frequenza di frame
è impostata a 5fps e la velocità
dell’otturatore è impostata a 1/25 sec. Quindi,
qualora la cattura non dovesse funzionare, controllare tali valori di
configurazione della webcam con il tasto “Webcam
Configuration”.
Inoltre, ho personalmente verificato che il software ha
difficoltà a gestire alcuni tipi di modem che reagiscono in
maniera “non standard” ai comandi AT in assenza di
linea. In questo caso, verificate nella sezione
"modifica hardware" se
ci sono novità in merito.
Infine, nel link "Componenti di Runtime" ho inserito i componenti di runtime di visualbasic nel caso abbiate un sistema operativo
che non li include (sono inclusi ad esempio in Windows XP ma non in windows98, ve ne accorgete perché dà un messaggio di errore di dll mancante).
Per ogni problema non esitate comunque a contattarmi.
Disclaimer
A scanso di equivoci, sebbene onestamente non ritengo ci
possano essere problemi, sono costretto a precisare che:
chi installa ed impiega i software da me forniti ed effettua le attività da
me descritte in questo articolo, lo fa a proprio rischio e pericolo, e pertanto
non posso essere considerato responsabile per ogni danno conseguente, sia
hardware che software (incluso la perdita di dati).
Questo lavoro l’ho
realizzato principalmente per me stesso, ma se qualcun altro lo trova utile, ne
sono felice.
Per suggerimenti, richieste, bug reporting ed ogni altro
feedback che sarò comunque ben lieto di ricevere, sono disponibile all’indirizzo
e-mail indicato nel menù di questa pagina web.
attenzione: questa è la prima versione del programma (gira anche su WIN'98). Nel menù a sinistra troverete invece il link all'ultima versione.
da scaricare solo se necessario (Vedi "Problemi noti")
Aggiornamenti versione 1.2.3
- risolto un altro piccolo bug
Aggiornamenti versione 1.2.1
- risolti alcuni
bug
- aggiunta la funzione di calcolo FWHM (Full Width Half
Maximum) in
pixel per la determinazione del fuoco (vedi testo relativo).
- migliorato l’algoritmo di allineamento: ora
lavora in
subpixel, e i tempi necessari per raggiungere un ottimale allineamento
si sono notevolmente ridotti.