images/HST - Courtesy of NASA (crop)
Benvenuto!
Stai cercando suggerimenti su come scegliere il tuo primo telescopio? Eccoli! Questo è un piccolo test creato proprio con lo scopo di aiutarti a scegliere il telescopio più adatto a te per iniziare la tua carriera di astrofilo. Nel frattempo, questo test contribuirà anche ad aumentare la tua consapevolezza di questo hobby con qualche piccola pillola di cultura astrofila.
Il test si articola su 5 domande a risposta binaria (cioè ognuna con due possibili risposte). Alla fine delle cinque domande ti verrà presentato un piccolo suggerimento sul tipo di setup astronomico (telescopio e montatura) più idoneo per le tue esigenze di astrofilo principiante sulla base della situazione che hai descritto. Chiaramente questo test non pretende di esaurire l'argomento della scelta, ma ti dovrebbe consentire di chiarirti un po' le idee sui tipi di telescopi esistenti e su quello più adatto alla tua particolare condizione di principiante. 
Prima di continuare, una doverosa precisazione: le indicazioni che risulteranno da questo test rappresentano una personale interpretazione dell'autore e non hanno nessuna presunzione di rappresentare una verità assoluta.
Buon divertimento!
Mak127 - Courtesy of Gianluca Bianchi
Innanzitutto lasciami dire che è un peccato avere a disposizione un cielo buio e non sfruttarlo a dovere. Certo anche un telescopio più adatto all'alta risoluzione, se di buon diametro, può dare interessanti risultati nel profondo cielo. In ogni caso pensaci bene ;) Per l'osservazione planetaria, viceversa, il cielo buio non serve. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per l'osservazione hi-res si possono utilizzare con profitto un po' tutti i telescopi, da un piccolo acromatico a un grande dobson. Sono però particolarmente indicati gli strumenti a lunga focale come i maksutov o gli schmidt cassegrain. Al di là dei piccoli ed economici rifrattori, strumenti storicamente considerati i più comuni entry level, il miglior rapporto qualità prezzo lo hanno probabilmente i piccoli maksutov della Skywatcher (90 o meglio 127mm di diametro), che, accoppiati a una modesta montatura di classe eq3, o un’altazimutale, anche computerizzata, daranno sicuramente grandi soddisfazioni. Si tratta di strumenti di facile utilizzo, molto leggeri e compatti per il loro diametro e che non richiedono particolare manutenzione. Volendo salire di diametro, il valido Celestron C6 (150mm), il classico C8 (200mm) e il riuscito C9 1/4 (235mm), anche sulla pratica montatura a forcella, sapranno dare grande soddisfazione. In vetta troviamo il grosso C11 (280mm) e l'enorme C14 (356mm), che sono validissime soluzioni che richiedono però montature adeguate al peso e investimenti esponenzialmente crescenti (diciamo che iniziare con un C11 o oltre è decisamente velleitario, indipendentemente dal budget a disposizione). Chi ha gusti un po' più classici, si divertirà anche a osservare con rifrattori di piccolo diametro, preferibilmente apocromatici o a rapporto focale particolarmente lungo (che però impegnano di più la montatura), che forniscono immagini particolarmente stabili e appaganti anche se ovviamente più povere di dettagli.
dobson_go
In questo caso la scelta è molto semplice: prendi il dobson più grosso che riesci a gestire, sia come costo che come trasporto. Il dobson è un telescopio newton su montatura altazimutale molto basica. Fino a 200-250mm di diametro è di solito venduto in configurazione con "tubo", ma da 300mm in su, visti gli ingombri e i pesi, si preferisce utilizzare strutture "truss" smontabili. Prima di acquistarlo ti suggerisco tuttavia caldamente di toccarlo con mano, per essere sicuro di essere in grado di movimentarlo! Per iniziare, una configurazione entry level valida potrebbe essere un 200mm, che si trova usato intorno ai 250 euro o meno. Purtroppo sono strumenti che richiedono un minimo di manutenzione e manualità (devono essere collimati periodicamente). Tuttavia non si tratta di operazioni difficili e si impara in fretta. Il puntamento degli oggetti di solito è manuale e richiede una certa pratica; esistono comunque versioni più costose dotate di goto (motori che consentono un puntamento automatico) o di puntamento assistito (che suggeriscono in che direzione puntare). Se ti piacciono i larghi campi, puoi anche prendere in considerazione un binocolo: un classico 10x50 (10 ingrandimenti, 50mm di diametro degli obiettivi) o un 8x42 ( o anche qualcosa di più ingombrante e impegnativo, se preferisci) ti consentirà di spaziare con grande efficacia fra gli ammassi stellari e osservare le nebulose più luminose. Considera che il binocolo può essere in ogni caso anche un ottimo strumento complementare al telescopio.
refractor on altazimuth mount
Innanzitutto lasciami dire che è un peccato avere a disposizione un cielo buio e non sfruttarlo a dovere. Certo anche un telescopio più adatto all'alta risoluzione, se di buon diametro, può dare interessanti risultati nel profondo cielo. In ogni caso pensaci bene ;) Per l'osservazione planetaria, viceversa, il cielo buio non serve. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per l'osservazione hi-res si possono utilizzare con profitto un po' tutti i telescopi, da un piccolo acromatico a un grande dobson. Sono però particolarmente indicati gli strumenti a lunga focale come i maksutov o gli schmidt cassegrain. Al di là dei piccoli ed economici rifrattori, strumenti storicamente considerati i più comuni entry level, il miglior rapporto qualità prezzo lo hanno probabilmente i piccoli maksutov della Skywatcher (90 o meglio 127mm di diametro), che, accoppiati a una modesta montatura di classe eq3, o un’altazimutale, daranno sicuramente grandi soddisfazioni. Si tratta di strumenti di facile utilizzo molto leggeri e compatti per il loro diametro e che non richiedono particolare manutenzione. Volendo salire di diametro, il valido Celestron C6 (150mm), il classico C8 (200mm) e il riuscito C9 1/4 (235mm), anche sulla pratica montatura a forcella, sapranno dare grande soddisfazione. In vetta troviamo il grosso C11 (280mm) e l'enorme C14 (356mm), che sono validissime soluzioni che richiedono però montature adeguate al peso e investimenti esponenzialmente crescenti (diciamo che iniziare con un C11 o oltre è decisamente velleitario, indipendentemente dal budget a disposizione). Chi ha gusti un po' più classici, si divertirà anche a osservare con rifrattori di piccolo diametro, preferibilmente apocromatici o a rapporto focale particolarmente lungo (che però impegnano di più la montatura), che forniscono immagini particolarmente stabili e appaganti anche se ovviamente più povere di dettagli.
dobson 400mm
In questo caso la scelta è molto semplice: prendi il dobson più grosso che riesci a gestire, sia come costo che come trasporto. Il dobson è un telescopio newton su montatura altazimutale molto basica. Fino a 200-250 è di solito venduto in configurazione con "tubo", ma da 300 in su, visti gli ingombri e i pesi, si preferisce utilizzare strutture "truss" smontabili. Prima di acquistarlo ti suggerisco tuttavia caldamente di toccarlo con mano, per essere sicuro di essere in grado di movimentarlo! Per iniziare, una configurazione entry level valida potrebbe essere un 200mm, che si trova usato intorno ai 250 euro o meno. Purtroppo sono strumenti che richiedono un minimo di manutenzione e manualità (devono essere collimati periodicamente). Tuttavia non si tratta di operazioni difficili e si impara in fretta. Il puntamento degli oggetti di solito è manuale e richiede una certa pratica; esistono comunque versioni più costose dotate di goto (motori che consentono un puntamento automatico) o di puntamento assistito (che suggeriscono in che direzione puntare), che però probabilmente non ti interessano ;) Se ti piacciono i larghi campi, puoi anche prendere in considerazione un binocolo: un classico 10x50 (10 ingrandimenti, 50mm di diametro degli obiettivi) o un 8x42 (o anche qualcosa di più ingombrante e impegnativo, se preferisci) ti consentirà di spaziare con grande efficacia fra gli ammassi stellari e osservare le nebulose più luminose. Considera che il binocolo può essere in ogni caso anche un ottimo strumento complementare al telescopio.
Mak127 - configuration for hi-res photography
Innanzitutto lasciami dire che è un peccato avere a disposizione un cielo buio e non sfruttarlo a dovere. Certo anche un telescopio più adatto all'alta risoluzione, se di buon diametro, può dare interessanti risultati nel profondo cielo. In ogni caso pensaci bene ;) Per l’astrofografia hi-res, viceversa, il cielo buio non serve. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per la fotografia hi-res conta molto il diametro e l'efficienza del telescopio: anche un ottimo telescopio non collimato a dovere o non correttamente acclimatato darà risultati molto scadenti. Per questo motivo i newton, pur avendo il miglior rapporto diametro/costo, non sono gli strumenti preferiti per questa attività perché sono piuttosto difficili da mettere a punto. Gli strumenti che danno più soddisfazione con (relativamente) minore impegno sono i grossi schmidt cassegrain, come il C11 o il C14, ma purtroppo sono anche piuttosto costosi e necessitano di montature molto robuste e quindi costose. Una soluzione entry level più gestibile come investimento e di facile utilizzo potrebbe essere un piccolo maksutov 127mm su equatoriale motorizzata, meglio se di classe heq5. Un newton 200mm su equatoriale può offrire una maggiore risoluzione, ma l'utilizzo si complica parecchio. Tieni anche conto che dovrai conservare una bella fetta di budget per una camera idonea alle riprese hi-res e una lente di barlow di qualità per raggiungere la migliore focale di ripresa per il tuo setup. Per trasformare i filmati ripresi in foto da mostrare ai tuoi amici servirà un discreto lavoro di postproduzione con vari software (di cui esistono molti gratis, per la cronaca): preparati a lavorare con il computer.
refractor 130mm pentax
L'astrofotografia deep è forse la branca più impegnativa, anche come investimenti, dell'astronomia amatoriale. Oltre a un buon telescopio, sia come ottiche che come intubazione, serve una montatura granitica e un efficace sistema di guida, che può essere molto complesso da gestire. Iniziare da soli, senza il supporto di qualcuno che abbia già esperienza in materia, è piuttosto arduo. In ogni caso occorre investire anche molto tempo. I risultati arriveranno lentamente, ma la soddisfazione sarà indubbiamente grande. Si può comunque iniziare anche solo una semplice fotocamera (qualcosa più di una compattina, comunque) con riprese della via lattea, star-trails (immagini che mostrano il movimento delle stelle) e time lapse (filmati che appaiono accelerati). Se hai una montatura motorizzata, puoi sfruttarla per inseguire il moto apparente del firmamento e fare pose un po' più lunghe, e catturare così larghi campi notturni. Il passo successivo è collegare una camera di ripresa al telescopio. Non è un passaggio semplice perché la questione si complica rapidamente. Un setup che comunque rimane facile da gestire è costituito da un piccolo rifrattore ED (che presenta un cromatismo molto ridotto) su una montatura di classe heq5, o meglio eq6, da arricchire, dopo aver fatto un po' di pratica, con un sistema di guida. Per budget particolarmente risicati, un'alternativa più economica, un po' più complessa da gestire ma comunque ancora usabile, è un piccolo newton (150mm) su heq5. In ogni caso non potrai fare a meno di avere a che fare con cavi, connessioni, impostazioni di software, programmi di elaborazione; è una fortuna che tu ti trovi a tuo agio con la tecnologia. Non avere fretta: c'è tanto da imparare.
Mak127 - configuration for hi-res photography
Innanzitutto lasciami dire che è un peccato avere a disposizione un cielo buio e non sfruttarlo a dovere. Certo anche un telescopio più adatto all'alta risoluzione, se di buon diametro, può dare interessanti risultati nel profondo cielo. In ogni caso pensaci bene ;) Per l’astrofotografia hi-res, il cielo buio non serve. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per la fotografia hi-res conta molto il diametro e l'efficienza del telescopio: anche un ottimo telescopio non collimato a dovere o non correttamente acclimatato darà risultati molto scadenti. Per questo motivo i newton, pur avendo il miglior rapporto diametro/costo, non sono gli strumenti preferiti per questa attività perché sono piuttosto difficili da mettere a punto. Gli strumenti che danno più soddisfazione con (relativamente) minore impegno sono i grossi schmidt cassegrain, come il C11 o il C14, ma purtroppo sono anche piuttosto costosi e necessitano di montature molto robuste e quindi costose. Una soluzione entry level più gestibile come investimento e di facile utilizzo potrebbe essere un piccolo maksutov 127 su equatoriale motorizzata, meglio se di classe heq5. Un newton 200 su equatoriale può offrire una maggiore risoluzione, ma l'utilizzo si complica parecchio. Tieni anche conto che dovrai conservare una bella fetta di budget per una camera idonea alle riprese hi-res e una lente di barlow di qualità per raggiungere la migliore focale di ripresa per il tuo setup. Per trasformare i filmati ripresi in foto da mostrare ai tuoi amici servirà un discreto lavoro di postproduzione con vari software (di cui esistono molti gratis, per la cronaca): preparati a lavorare con il computer...
refractor 130mm pentax
L'astrofotografia deep è forse la branca più impegnativa, anche come investimenti, dell'astronomia amatoriale. Oltre a un buon telescopio, sia come ottiche che come intubazione, serve una montatura granitica e un efficace sistema di guida, che può essere molto complesso da gestire. Iniziare da soli, senza il supporto di qualcuno che abbia già esperienza in materia, è piuttosto arduo. In ogni caso occorre investire anche molto tempo. I risultati arriveranno lentamente, ma la soddisfazione sarà indubbiamente grande. Si può comunque iniziare anche solo una semplice fotocamera (qualcosa più di una compattina, comunque) con riprese della via lattea, star-trails (immagini che mostrano il movimento delle stelle) e time lapse (filmati che appaiono accelerati). Se hai una montatura motorizzata, puoi sfruttarla per inseguire il moto apparente del firmamento e fare pose un po' più lunghe, e catturare così larghi campi notturni. Il passo successivo è collegare una camera di ripresa al telescopio. Non è un passaggio semplice perché la questione si complica rapidamente. Un setup che comunque rimane facile da gestire è costituito da un piccolo rifrattore ED (che presenta un cromatismo molto ridotto) su una montatura di classe heq5, o meglio eq6, da arricchire, dopo aver fatto un po' di pratica, con un sistema di guida. Per budget particolarmente risicati, un'alternativa più economica, un po' più complessa da gestire ma comunque ancora usabile, è un piccolo newton (150mm) su heq5. In ogni caso non potrai fare a meno di avere a che fare con cavi, connessioni, impostazioni di software, programmi di elaborazione; al giorno d'oggi è inevitabile. Non avere fretta: c'è tanto da imparare.
Mak127 - Courtesy of Gianluca Bianchi
Ok, il cielo dalle tue parti non è buio. Poco male: per l'osservazione planetaria non conta nulla. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per l'osservazione hi-res si possono utilizzare con profitto un po' tutti i telescopi, da un piccolo acromatico a un grande dobson. Sono però particolarmente indicati gli strumenti a lunga focale come i maksutov o gli schmidt cassegrain. Al di là dei piccoli ed economici rifrattori, strumenti storicamente considerati i più comuni entry level, il miglior rapporto qualità prezzo lo hanno probabilmente i piccoli maksutov della Skywatcher (90 o meglio 127mm di diametro), che accoppiati a una modesta montatura di classe eq3, o a un’altazimutale, anche computerizzata, daranno sicuramente grandi soddisfazioni. Si tratta di strumenti di facile utilizzo, molto leggeri e compatti per il loro diametro e che non richiedono particolare manutenzione. Volendo salire di diametro, il valido Celestron C6 (150mm), il classico C8 (200mm) e il riuscito C9 1/4 (235mm), anche sulla pratica montatura a forcella, sapranno dare grande soddisfazione. In vetta troviamo il grosso C11 (280mm) e l'enorme C14 (356mm), che sono validissime soluzioni che richiedono però montature adeguate al peso e investimenti esponenzialmente crescenti (diciamo che iniziare con un C11 o oltre è decisamente velleitario, indipendentemente dal budget a disposizione). Chi ha gusti un po' più classici, si divertirà anche a osservare con rifrattori di piccolo diametro, preferibilmente apocromatici o a rapporto focale particolarmente lungo (che però impegnano di più la montatura), che forniscono immagini particolarmente stabili e appaganti anche se ovviamente più povere di dettagli.
dobson_go
Sei in una situazione piuttosto infelice, quella del "vorrei ma non posso". Infatti non avere a disposizione un cielo buio è purtroppo una grave discriminante per chi vuole fare osservazione del deep sky. Prendi anche in considerazione la possibilità di spostarti, anche di un centinaio di chilometri, in cerca del cielo buio più vicino, come già fanno molti astrofili. Esistono anche dei filtri per combattere l'inquinamento luminoso, ma sono più che altro un modesto palliativo. Nella peggiore delle ipotesi, quello che ti posso suggerire è di provare a rivedere le tue priorità e indirizzare la tua passione in modo che sia più compatibile con le tue condizioni al contorno. Potresti indirizzare il tuo interesse sull'osservazione degli oggetti del sistema solare, ad esempio. Prova a ripetere il test per riflettere sulle varie possibilità. Ancora una volta, confrontarti con altri astrofili per scoprire altri modi di declinare l'astrofilia può essere la soluzione.
refractor on altazimuth mount
Ok, il cielo dalle tue parti non è buio. Poco male: per l'osservazione planetaria non conta nulla. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per l'osservazione hi-res si possono utilizzare con profitto un po' tutti i telescopi, da un piccolo acromatico a un grande dobson. Sono però particolarmente indicati gli strumenti a lunga focale come i maksutov o gli schmidt cassegrain. Al di là dei piccoli ed economici rifrattori, strumenti storicamente considerati i più comuni entry level, il miglior rapporto qualità prezzo lo hanno probabilmente i piccoli maksutov Skywatcher (90 o meglio 127mm di diametro), che accoppiati a una modesta montatura di classe eq3, o a un’altazimutale, daranno sicuramente grandi soddisfazioni. Si tratta di strumenti di facile utilizzo, molto leggeri e compatti per il loro diametro e che non richiedono particolare manutenzione. Volendo salire di diametro, il valido Celestron C6 (150mm), il classico C8 (200mm) e il riuscito C9 1/4 (235mm), anche sulla pratica montatura a forcella, sapranno dare grande soddisfazione. In vetta troviamo il grosso C11 (280mm) e l'enorme C14 (356mm), che sono validissime soluzioni che richiedono però montature adeguate al peso e investimenti esponenzialmente crescenti (diciamo che iniziare con un C11 o oltre è decisamente velleitario, indipendentemente dal budget a disposizione). Chi ha gusti un po' più classici, si divertirà anche a osservare con rifrattori di piccolo diametro, preferibilmente apocromatici o a rapporto focale particolarmente lungo (che però impegnano di più la montatura), che forniscono immagini particolarmente stabili e appaganti anche se ovviamente più povere di dettagli.
dobson in azione - Courtesy of EITSA.it
Sei in una situazione piuttosto infelice, quella del "vorrei ma non posso". Infatti non avere a disposizione un cielo buio è purtroppo una grave discriminante per chi vuole fare osservazione del deep sky. Prendi anche in considerazione la possibilità di spostarti, anche di un centinaio di chilometri, in cerca del cielo buio più vicino, come già fanno molti astrofili. Esistono anche dei filtri per combattere l'inquinamento luminoso, ma sono più che altro un modesto palliativo. Nella peggiore delle ipotesi, quello che ti posso suggerire è di provare a rivedere le tue priorità e indirizzare la tua passione in modo che sia più compatibile con le tue condizioni al contorno. Potresti indirizzare il tuo interesse sull'osservazione degli oggetti del sistema solare, ad esempio. Prova a ripetere il test per riflettere sulle varie possibilità. Ancora una volta, confrontarti con altri astrofili per scoprire altri modi di declinare l'astrofilia può essere la soluzione.
Mak127 - configuration for hi-res photography
Ok, il cielo dalle tue parti non è buio. Poco male: per l'astrofotografia planetaria non conta nulla. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per la fotografia hi-res conta molto il diametro e l'efficienza del telescopio: anche un ottimo telescopio non collimato a dovere o non correttamente acclimatato darà risultati molto scadenti. Per questo motivo i newton, pur avendo il miglior rapporto diametro/costo, non sono gli strumenti preferiti per questa attività perché sono piuttosto difficili da mettere a punto. Gli strumenti che danno più soddisfazione con (relativamente) minore impegno sono i grossi schmidt cassegrain, come il C11 o il C14, ma purtroppo sono anche piuttosto costosi e necessitano di montature molto robuste e quindi costose. Una soluzione entry level più gestibile come investimento e di facile utilizzo potrebbe essere un piccolo maksutov 127mm su equatoriale motorizzata, meglio se di classe heq5. Un newton 200mm su equatoriale può offrire una maggiore risoluzione, ma l'utilizzo si complica parecchio. Tieni anche conto che dovrai conservare una bella fetta di budget per una camera idonea alle riprese hi-res e una lente di barlow di qualità per raggiungere la migliore focale di ripresa per il tuo setup. Per trasformare i filmati ripresi in foto da mostrare ai tuoi amici servirà un discreto lavoro di postproduzione con vari software (di cui esistono molti gratis, per la cronaca): preparati a lavorare con il computer.
setup da viaggio
Innanzitutto devi sapere che, anche se fare astrofotografia da cieli moderatamente inquinati (inquinamento luminoso) è possibile, sarà molto più difficile (e costoso, in termini di accessori necessari) ottenere risultati di rilievo. In ogni caso, un passettino alla volta si può fare tutto ;) L'astrofotografia deep è forse la branca più impegnativa, anche come investimenti, dell'astronomia amatoriale. Oltre a un buon telescopio, sia come ottiche che come intubazione, serve una montatura granitica e un efficace sistema di guida, che può essere molto complesso da gestire. Iniziare da soli, senza il supporto di qualcuno che abbia già esperienza in materia, è piuttosto arduo. In ogni caso occorre investire anche molto tempo. I risultati arriveranno lentamente, ma la soddisfazione sarà indubbiamente grande. Si può iniziare anche solo una semplice fotocamera (qualcosa più di una compattina, comunque) con riprese della via lattea, star-trails (immagini che mostrano il movimento delle stelle) e time lapse (filmati che appaiono accelerati). Se hai una montatura motorizzata, puoi sfruttarla per inseguire il moto apparente del firmamento e fare pose un po' più lunghe, e catturare così larghi campi notturni. Il passo successivo è collegare una camera di ripresa al telescopio. Non è un passaggio semplice perché la questione si complica rapidamente. Un setup che comunque rimane facile da gestire è costituito da un piccolo rifrattore ED (che presenta un ridotto cromatismo) su una montatura di classe heq5, o meglio eq6, da arricchire, dopo aver fatto un po' di pratica, con un sistema di guida. Per budget particolarmente risicati, un'alternativa più economica, un po' più complessa da gestire ma comunque ancora usabile, è un piccolo newton (150mm) su heq5. Puoi iniziare con una reflex, ma dopo un po' ti renderai conto che, per fotografare da cieli inquinati, l'unica soluzione valida è lavorare "in banda stretta" (utilizzando filtri che lascino passare solo il segnale utile, tagliando fuori l'inquinamento fuori banda), utilizzando quindi CCD monocromatici e relativi filtri. In ogni caso non potrai fare a meno di avere a che fare con cavi, connessioni, impostazioni di software, programmi di elaborazione; è una fortuna che tu ti trovi a tuo agio con la tecnologia. Non avere fretta: c'è tanto da imparare.
Mak127 - configuration for hi-res photography
Ok, il cielo dalle tue parti non è buio. Poco male: per l'osservazione planetaria non conta nulla. È invece importante il seeing (la turbolenza dell'atmosfera) locale, che varia di ora in ora anche in base alle condizioni meteo. Con il tempo scoprirai se la tua posizione gode mediamente di buon seeing; in caso negativo, magari troverai luoghi vicino casa che risultano migliori. Per la fotografia hi-res conta molto il diametro e l'efficienza del telescopio: anche un ottimo telescopio non collimato a dovere o non correttamente acclimatato darà risultati molto scadenti. Per questo motivo i newton, pur avendo il miglior rapporto diametro/costo, non sono gli strumenti preferiti per questa attività perché sono piuttosto difficili da mettere a punto. Gli strumenti che danno più soddisfazione con (relativamente) minore impegno sono i grossi schmidt cassegrain, come il C11 o il C14, ma purtroppo sono anche piuttosto costosi e necessitano di montature molto robuste e quindi costose. Una soluzione entry level più gestibile come investimento e di facile utilizzo potrebbe essere un piccolo maksutov 127mm su equatoriale motorizzata, meglio se di classe heq5. Un newton 200 su equatoriale può offrire una maggiore risoluzione, ma l'utilizzo si complica parecchio. Tieni anche conto che dovrai conservare una bella fetta di budget per una camera idonea alle riprese hi-res e una lente di barlow di qualità per raggiungere la migliore focale di ripresa per il tuo setup. Per trasformare i filmati ripresi in foto da mostrare ai tuoi amici servirà un discreto lavoro di post-produzione con vari software (di cui esistono molti gratis, per la cronaca): preparati a lavorare con il computer...
setup da viaggio
Innanzitutto devi sapere che, anche se fare astrofotografia da cieli moderatamente inquinati (inquinamento luminoso) è possibile, sarà molto più difficile (e costoso, in termini di accessori necessari) ottenere risultati di rilievo. In ogni caso, un passettino alla volta si può fare tutto ;) L'astrofotografia deep è forse la branca più impegnativa, anche come investimenti, dell'astronomia amatoriale. Oltre a un buon telescopio, sia come ottiche che come intubazione, serve una montatura granitica e un efficace sistema di guida, che può essere molto complesso da gestire. Iniziare da soli, senza il supporto di qualcuno che abbia già esperienza in materia, è piuttosto arduo. In ogni caso occorre investire anche molto tempo. I risultati arriveranno lentamente, ma la soddisfazione sarà indubbiamente grande. Si può iniziare anche solo una semplice fotocamera (qualcosa più di una compattina, comunque) con riprese della via lattea, star-trails (immagini che mostrano il movimento delle stelle) e time lapse (filmati che appaiono accelerati). Se hai una montatura motorizzata, puoi sfruttarla per inseguire il moto apparente del firmamento e fare pose un po' più lunghe, e catturare così larghi campi notturni. Il passo successivo è collegare una camera di ripresa al telescopio. Non è un passaggio semplice perché la questione si complica rapidamente. Un setup che comunque rimane facile da gestire è costituito da un piccolo rifrattore ED (che presenta un ridotto cromatismo) su una montatura di classe heq5, o meglio eq6, da arricchire, dopo aver fatto un po' di pratica, con un sistema di guida. Per budget particolarmente risicati, un'alternativa più economica, un po' più complessa da gestire ma comunque ancora usabile, è un piccolo newton (150mm) su heq5. Puoi iniziare con una reflex, ma dopo un po' ti renderai conto che, per fotografare da cieli inquinati, l'unica soluzione valida è lavorare "in banda stretta" (utilizzando filtri che lascino passare solo il segnale utile, tagliando fuori l'inquinamento fuori banda), utilizzando quindi CCD monocromatici e relativi filtri. In ogni caso non potrai fare a meno di avere a che fare con cavi, connessioni, impostazioni di software, programmi di elaborazione; al giorno d'oggi è inevitabile. Non avere fretta: c'è tanto da imparare.
notfound
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